Rapporto sulla viabilità: Nel 2016 il numero di ore di coda è salito ulteriormente

Rapporto sulla viabilità

Rapporto sulla viabilità: Nel 2016 il numero di ore di coda è salito ulteriormente

23 giugno 2017 agvs-upsa.ch - Nel 2016 il numero di ore di coda è salito ulteriormente rispetto al 2015, anche se in modo meno marcato nonostante l’incremento della circolazione. È quanto risulta dal rapporto sulla viabilità pubblicato dall’Ustra.
 
pd. In Svizzera la maggior parte del traffico si concentra sulle strade nazionali che, pur rappresentando solo circa il 2,5% dell’intera rete stradale, nel 2015 hanno assorbito quasi il 41,6% di quello complessivo e il 69,1% del trasporto merci.
 
Il chilometraggio totale registrato l’anno scorso sulle strade nazionali è aumentato del 2,4% (2015: +4,2%). Complessivamente sono stati percorsi 25 947 milioni di chilometri, pari a 67 500 volte la distanza tra la terra e la luna. Il traffico merci pesante è cresciuto dell’1,4%, contro lo 0,1% del 2015.
 
Quasi scomparse le code per lavori
Le complessive 24 066 ore di code sulle strade nazionali registrate nel 2016 corrispondo a un aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente (2015: +6,1%). Tra le cause dei disagi continua a prevalere nettamente il fenomeno delle congestioni, che hanno bloccato il traffico per 21 211 ore. Per la prima volta dopo molti anni sono aumentati gli ingorghi a seguito di incidenti (da 2263 a 2420 ore: +6,9%), numerosissimi negli orari serali di rientro dal lavoro, in particolare il venerdì, complici in primo luogo la distanza di sicurezza insufficiente e la momentanea disattenzione. È invece proseguito il tendenziale calo degli incolonnamenti dovuti a cantieri, che nel 2016 si sono ridotti a 356 ore, pari all’1,48% di quelle complessive. Continuano quindi a rivelarsi efficaci gli sforzi dell’Ustra per organizzare i lavori soprattutto nelle fasce orarie meno trafficate.
 
Il fenomeno delle code ha subito uno spostamento a livello geografico: gli aumenti principali non hanno riguardato come di consueto la regione Argovia–Zurigo–Winterthur, bensì la Svizzera francese, in particolare le circonvallazioni di Ginevra e Losanna. Nell’area del Baregg è stato registrato invece per la prima volta da anni un calo di circa il 5%.
 
Potenziamenti mirati e migliore gestione del traffico
Per ridurre le ore di coda e mantenere scorrevole il traffico sulle strade nazionali, l’Ustra punta sia su interventi mirati di potenziamento infrastrutturale sia su una gestione più efficace della rete. Obiettivo delle misure urgenti è migliorare la prevedibilità dei tempi di viaggio.  
Nell’ambito degli interventi strutturali, l’Ustra è impegnato nella realizzazione di una ventina di progetti di decongestionamento. Fra questi, l’ampliamento della capacità della circonvallazione nord di Zurigo (A1) e il prolungamento delle rampe di vari svincoli autostradali. Secondo le previsioni, entro l’anno potrà entrare in funzione la corsia dinamica tra Pratteln e la diramazione di Augst (A3).
 
Per garantire un più efficace coordinamento delle strade nazionali esistenti, la Centrale nazionale di gestione del traffico ha ottenuto un migliore accesso diretto ai dati dei sistemi cantonali. Nell’autunno 2017, inoltre, sui tratti fortemente trafficati Muri–Thun (A6) e presso lo svincolo Buchrain e la diramazione di Rütihof (A14) saranno operativi limiti di velocità flessibili, regolati dalla Centrale in funzione dell’intensità del traffico per poter intervenire prima che si verifichino ingorghi. Inoltre da inizio 2017 si utilizzano pannelli a messaggio variabile anche per consigli sul comportamento di guida e quindi per migliorare la viabilità sulle autostrade: occupare continuamente la corsia di sinistra o avvicinarsi eccessivamente al veicolo che precede rallentano il traffico e contribuiscono alla formazione di code.
 
Sgomberati più rapidamente i luoghi d’incidente
Insieme con la Polizia cantonale di Argovia, l’Ustra ha condotto un progetto pilota per sperimentare manovre di ripristino più tempestivo dei luoghi interessati da un sinistro. L’iniziativa, intesa a sensibilizzare sulla possibilità di prevenire gli ingorghi velocizzando le operazioni, prevede un coordinamento ottimizzato e una riassegnazione dei ruoli tra le unità impegnate.
 
 
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