E voi, a quale categoria di automobilisti appartenete…?

Con lo sviluppo della mobilità e dei temi come «consumo di energia» ed «emissioni di gas serra» ad essa legati cambiano anche le categorie di automobilisti: non esiste più l’automobilista tipo, ma si stanno cristallizzando quattro categorie ben distinte una dall’altra.
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La crescente mobilità globale e le questioni «consumo di energia» ed «emissioni di gas serra» ad essa legate stanno plasmando sempre di più la società e i suoi comportamenti. L’auto continua ad essere la colonna portante della mobilità quotidiana, ma non è più solo uno status symbol. Oltre al benessere, giocano un ruolo importante anche questioni come scala dei valori o approcci pragmatici. Due persone che dispongono degli stessi mezzi finanziari possono prendere decisioni molto diverse tra di loro.
 
Diversi studi confermano questo cambiamento nella società: non esiste più un unico «automobilista». Le automobiliste e gli automobilisti possono essere suddivisi in quattro «categorie di mobilità»: orientati al prestigio, orientati al comfort e ai costi, pragmatici ed ecologisti. Lo confermano i risultati di un’indagine dell’UPSA dal titolo «I futuri ruoli del garagista». Queste quattro categorie possono essere ulteriormente distinte dal punto di vista del loro rapporto con la mobilità, cioè quelli che per spostarsi usano prevalentemente la loro auto e quelli che preferiscono invece i mezzi pubblici, e dal punto di vista della loro scala di valori: per alcuni è più importante il prestigio e il comfort, per altri la tutela dell’ambiente. Sostanzialmente, la ricerca dimostra che la questione «minore consumo di carburante» è diventata più importante per tutte le categorie di mobilità.
 


Le quatro categorie types di mobilità

Categoria di mobilità 1 – Orientati al prestigio (19% della popolazione svizzera): la loro auto è da un lato il mezzo di trasporto principale e, dall’altro, una manifestazione di prestigio e una fonte di felicità. La scelta del mezzo di trasporto non dipende da questioni ecologiche né dai costi, ma dal risparmio di tempo e da condizioni generali di mobilità. Alla salvaguardia del clima come dovere sociale viene data meno importanza. Gli automobilisti orientati al prestigio sono convinti che debba essere la tecnologia a cambiare a favore dell’ambiente, non le nostre abitudini di mobilità.


Categoria di mobilità 2 – Orientati al comfort e ai costi (25%): per questioni pratiche, gli automobilisti orientati al comfort usano per gli spostamenti quotidiani soprattutto l’auto. Il prestigio non viene sottovalutato, ma comodità e costi hanno per loro una priorità nettamente più alta. Per questa categoria vale il principio: «Meglio fermi in coda che in un treno pieno» e la salvaguardia del clima viene considerata un importante dovere sociale. Questa consapevolezza non si riflette però sul loro comportamento al volante.


Categoria di mobilità 3 – Pragmatici (29%): questa categoria sceglie il mezzo di trasporto in modo mirato a seconda della situazione. Comfort e indipendenza sono sì importanti, ma vengono valutati alla pari con bicicletta, trasporti pubblici e auto. Il pragmatico ci tiene a non essere considerato «ecologista». Per questioni pratiche, sulle brevi distanze può anche ricorrere all’auto o al treno. La categoria dei pragmatici è convinta che non debbano essere i mezzi di trasporto a cambiare a favore della tutela ambientale, ma le loro possibilità di combinazione. Nel dubbio: «Meglio in un treno pieno che fermi in coda».

 

Categoria di mobilità 4 – Ecologisti (27%): nella scelta del mezzo di trasporto, gli aspetti ambientali hanno la massima priorità. Al secondo posto ci sono i costi. Questa categoria è quella che utilizza più spesso i trasporti pubblici e la bicicletta. La salvaguardia del clima viene considerata uno dei principali doveri della società. Un atteggiamento che si riflette direttamente sul comportamento: l’auto deve essere piccola e molto economica.


La tutela dell’ambiente deve essere conveniente
Anche l’associazione degli importatori d’auto auto-svizzera si occupa regolarmente delle esigenze degli automobilisti. «Guidare con la calcolatrice,» è il titolo del cosiddetto barometro mobilità 2012. Questo studio evidenzia l’atteggiamento della popolazione svizzera nei confronti della circolazione e dell’automobile.
 
Le cittadine e i cittadini svizzeri sono disposti ad adeguare il loro comportamento al volante a favore dell’ambiente e ad adottare una guida più efficiente dal punto di vista energetico. La maggioranza è anche disposta ad acquistare, la prossima volta, un’auto che consuma meno carburante e che emette meno CO2. Il grande limite ai buoni propositi dell’acquirente è rappresentato dall’elevato prezzo delle automobili che consumano meno. Le riflessioni riguardanti l’ambiente non sono quindi indipendenti rispetto alle considerazioni finanziarie, ma sono comunque in primo piano: se l’automobilista sa che può risparmiare carburante e quindi denaro, decide di acquistare un’auto che consuma meno.
 
Le conclusioni del barometro mobilità: per il 77% di tutte le svizzere e tutti gli svizzeri, l’automobile è e rimane un oggetto di uso quotidiano irrinunciabile. In primo piano viene posta la sua utilità per il singolo, ma è ritenuta importante anche per l’economia e la società. Anche le considerazioni riguardanti l’ambiente sono importanti, ma solo se rendono. Secondo l’indagine, è aumentata la consapevolezza che le moderne automobili inquinano meno rispetto al passato. L’84% degli intervistati è convinto che il settore dell’automobile sia in grado di contribuire alla soluzione delle questioni ambientali grazie alla moderna tecnologia. L’importanza dell’auto continua a essere alta.
 
Un’influenza sempre maggiore sul comportamento dell’acquirente di auto viene esercitata dalla legge sul CO2: se da un lato, con l’acquisto di un’auto nuova con emissioni superiori alla media, bisogna prevedere il pagamento di una sanzione, dall’altro aumenta l’importanza dei motori che consumano meno e che contribuiscono a una flotta bilanciata.
 


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