Studio Allianz
Sempre più tecnologia in auto aumenta il pericolo d'incidente
9 dicembre 2016 agvs-upsa.ch – Decine di pulsanti sul cruscotto e nella console centrale, in più un complesso navigatore con touchscreen, il cellulare a portata di mano, dati nell'head-up display: ciò che dovrebbe rendere la guida dell'automobilista più piacevole e in parte anche più sicura, sortisce proprio l'effetto contrario. Questo è ciò che emerge da uno studio di Allianz Suisse.
Abitacolo di una Tesla Modello S.
In uno studio sulla sicurezza gli esperti del Centro Tecnologico Allianz (AZT) giungono a una conclusione inquietante: se in passato la ridotta capacità di guida dovuta al consumo d'alcol rappresentava la prima causa di incidente, oggi il pericolo maggiore è rappresentato dalla distrazione causata da smartphone e navigatori. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo condotto in Germania, Austria e Svizzera.
Il 60% degli automobilisti che hanno avuto un incidente negli ultimi tre anni ha dichiarato ad esempio di usare il cellulare con le mani mentre guida. Il dato scende al 37% nei conducenti che non hanno invece avuto sinistri. «Più funzionalità offre la tecnologia e più complesso è il funzionamento dei dispositivi, più aumenta il rischio di distrarsi al volante», precisa Markus Deplazes, direttore Sinistri di Allianz Suisse.
Tre quarti sono distratti dalla tecnologia in auto
Secondo l'Ufficio federale delle strade (USTRA), lo scorso anno in Svizzera sono morti più di 250 utenti della strada a causa di incidenti, 30 dei quali perché una delle persone coinvolte nel sinistro era sotto l'effetto dell'alcol. Nello stesso periodo, la distrazione ha mietuto 19 vittime. Nel medesimo arco di tempo, però, i feriti gravi a causa di disattenzione sono stati circa 450, rispetto ai 320 dovuti ad alcol. Secondo il sondaggio Allianz, circa il 40% degli automobilisti in Svizzera infrange le norme sull'uso del cellulare alla guida e addirittura due terzi degli intervistati si distraggono abitualmente per utilizzare la tecnologia di bordo del veicolo (76%)! Più di una persona su tre (40%) imposta il navigatore mentre guida e quasi una persona su due cerca o utilizza la radio sul computer di bordo. Altra usanza diffusa è quella di controllare i messaggini (20%) e addirittura di scriverli (7%) mentre si è al volante. «Oggi mettersi alla guida dopo aver bevuto non è più accettato socialmente. Lo stesso dovrebbe accadere per l'utilizzo dei cellulari al volante», sostiene Deplazes.
«Non possiamo cambiare le persone»
Ma la strada è ancora lunga, a sentire il «luminare dell'auto» tedesco Ferdinand Dudenhöffer. «Oggi al volante possiamo impostare e regolare mille cose, è davvero appassionante», afferma l'esperto automobilistico e professore all'Università di Duisburg-Essen in un articolo di «20 Minuten». Si va dalla ricerca di musica alla regolazione precisa del riscaldamento o del navigatore: «le occasioni di distrazione si sono notevolmente moltiplicate». La speranza che la ragione spinga l'individuo a non agire così è pia illusione. «L'individuo si distrae facilmente e non possiamo cambiare questo dato di fatto». Secondo Dudenhöffer, c'è solo una soluzione sicura contro questa distrazione al volante, ossia che «la guida sia effettuata al più presto da robot. Così chi guida non sarà più attratto neanche da una bella donna o da un incidente sulla corsia opposta».
Abitacolo di una Tesla Modello S.
In uno studio sulla sicurezza gli esperti del Centro Tecnologico Allianz (AZT) giungono a una conclusione inquietante: se in passato la ridotta capacità di guida dovuta al consumo d'alcol rappresentava la prima causa di incidente, oggi il pericolo maggiore è rappresentato dalla distrazione causata da smartphone e navigatori. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo condotto in Germania, Austria e Svizzera.
Il 60% degli automobilisti che hanno avuto un incidente negli ultimi tre anni ha dichiarato ad esempio di usare il cellulare con le mani mentre guida. Il dato scende al 37% nei conducenti che non hanno invece avuto sinistri. «Più funzionalità offre la tecnologia e più complesso è il funzionamento dei dispositivi, più aumenta il rischio di distrarsi al volante», precisa Markus Deplazes, direttore Sinistri di Allianz Suisse.
Tre quarti sono distratti dalla tecnologia in auto
Secondo l'Ufficio federale delle strade (USTRA), lo scorso anno in Svizzera sono morti più di 250 utenti della strada a causa di incidenti, 30 dei quali perché una delle persone coinvolte nel sinistro era sotto l'effetto dell'alcol. Nello stesso periodo, la distrazione ha mietuto 19 vittime. Nel medesimo arco di tempo, però, i feriti gravi a causa di disattenzione sono stati circa 450, rispetto ai 320 dovuti ad alcol. Secondo il sondaggio Allianz, circa il 40% degli automobilisti in Svizzera infrange le norme sull'uso del cellulare alla guida e addirittura due terzi degli intervistati si distraggono abitualmente per utilizzare la tecnologia di bordo del veicolo (76%)! Più di una persona su tre (40%) imposta il navigatore mentre guida e quasi una persona su due cerca o utilizza la radio sul computer di bordo. Altra usanza diffusa è quella di controllare i messaggini (20%) e addirittura di scriverli (7%) mentre si è al volante. «Oggi mettersi alla guida dopo aver bevuto non è più accettato socialmente. Lo stesso dovrebbe accadere per l'utilizzo dei cellulari al volante», sostiene Deplazes.
«Non possiamo cambiare le persone»
Ma la strada è ancora lunga, a sentire il «luminare dell'auto» tedesco Ferdinand Dudenhöffer. «Oggi al volante possiamo impostare e regolare mille cose, è davvero appassionante», afferma l'esperto automobilistico e professore all'Università di Duisburg-Essen in un articolo di «20 Minuten». Si va dalla ricerca di musica alla regolazione precisa del riscaldamento o del navigatore: «le occasioni di distrazione si sono notevolmente moltiplicate». La speranza che la ragione spinga l'individuo a non agire così è pia illusione. «L'individuo si distrae facilmente e non possiamo cambiare questo dato di fatto». Secondo Dudenhöffer, c'è solo una soluzione sicura contro questa distrazione al volante, ossia che «la guida sia effettuata al più presto da robot. Così chi guida non sarà più attratto neanche da una bella donna o da un incidente sulla corsia opposta».