Investire già nella ricarica bidirezionale?

Infrastruttura di ricarica

Investire già nella ricarica bidirezionale?

2 maggio 2023 agvs-upsa.ch – La mobilità sta cambiando e con essa anche i requisiti dell’infrastruttura di ricarica. Anche per i garage più piccoli e per quelli senza rappresentanza dei marchi vale la pena mettere a disposizione l’infrastruttura di ricarica necessaria? In caso affermativo, quale soluzione scegliere? I media dell’UPSA hanno interpellato i membri di Swiss -E-Mobility.

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Auto elettriche: il futuro sarà bidirezionale? Foto: Nissan​

jas. Le auto elettriche potrebbero contribuire a colmare le lacune nella fornitura di energia elettrica e a garantire una maggiore stabilità della rete se fossero utilizzate come accumulatori temporanei di energia e durante la ricarica non assorbissero solo energia, ma all’occorrenza la reimmettessero anche nella rete. A tal fine, però, devono disporre di una tecnologia di ricarica bidirezionale.

Poiché le automobili stanno parcheggiate in media intorno alle 23 ore al giorno, potrebbero collegate tra loro per formare un grande accumulatore di energia. In questo modo, nelle ore di punta i gestori delle reti di distribuzione e le famiglie potrebbero quasi ricavare l’elettricità dalle auto elettriche alla spina di ricarica e ricaricarle completamente durante il giorno a una tariffa più conveniente. Sembra molto pratico e logico, ma nella prassi non è così semplice: per questo Honda Svizzera ha lanciato insieme ad altri partner il progetto pilota «V2X Suisse». L’esperimento, che durerà fino alla fine del 2023, mira a fornire l’esperienza urgentemente necessaria per affrontare le sfide tecniche e normative legate alla ricarica bidirezionale.

Progetto pilota con 50 automobili
In 40 sedi di Mobility in tutta la Svizzera, 50 Honda elettriche reimmettono quindi l’energia elettrica dalle loro batterie quando non vengono usate. Una sola delle piccole auto Honda può rialimentare fino a 20 kilowatt di energia se è collegata a una stazione di ricarica bidirezionale. Ciò favorisce la stabilizzazione della rete sia per i gestori delle reti di distribuzione che per Swissgrid (gestore di rete nazionale). Ciò consentirebbe ai fornitori di energia elettrica di compensare meglio le fluttuazioni della rete, di ridurre al minimo le strozzature della rete di distribuzione, di ridurre i costi di ampliamento della rete e persino di prevenire situazioni di carenza di energia elettrica. Con un numero sempre maggiore di auto elettriche che gireranno per le strade svizzere, questo è un fattore importante.

Diversi costruttori di veicoli hanno annunciato veicoli elettrici con possibilità di ricarica bidirezionale. Anche se attualmente sul mercato svizzero sono disponibili principalmente modelli di produttori giapponesi, dove questo tipo di ricarica è noto e addirittura obbligatorio da anni, si tratta di un sistema promettente per il futuro e dovrebbe diventare lo standard per le autovetture. Ma ci sono ancora alcune questioni da chiarire, come ad esempio: per un garagista vale già la pena puntare su una ricarica bidirezionale? È utile acquisire le conoscenze specialistiche necessarie? Bisogna puntare già su questa tecnologia quando si progettano le colonnine di carica? Lo stoccaggio intermedio dell’energia solare autoprodotta consente di spezzare i costosi carichi di picco?

Gli esperti non hanno ancora trovato un accordo: per alcuni, i garagisti dovrebbero assumere un ruolo pionieristico, sviluppando un modello di business promettente con ulteriori fonti di reddito. Altri ritengono che sia ancora troppo presto a causa dei pochi veicoli sul mercato o che un accumulatore di energia in loco sia una soluzione più sensata per un garagista.

Gli esperti dei fornitori dell’infrastruttura concordano invece su questo punto: chi desidera trasformare un’infrastruttura di ricarica unidirezionale esistente in un’infrastruttura bidirezionale può riutilizzare ben poco, ad eccezione delle linee. Perché la corrente che esce dalla batteria è continua. Le stazioni di ricarica DC devono pertanto disporre di un convertitore specifico in grado di trasformare la corrente alternata dalla rete in corrente continua per la batteria e di ritrasmetterla alla rete per il rifornimento. Ciò richiede un potenziamento dell’hardware e di conseguenza è costoso. Tuttavia, se prende piede la ricarica bidirezionale con stazione di ricarica AC, l’installazione successiva della stazione di ricarica dovrebbe essere un semplice adattamento software, poiché il relativo convertitore si trova nell’automobile. Inoltre, è necessario un contatore di corrente che supporti la trasmissione bidirezionale dei dati. Oltre all’hardware aggiuntivo, deve essere disponibile anche il software adatto per stabilire la comunicazione tra auto, sistema di ricarica e rete, dato che questo è stato recentemente regolamentato in modo uniforme dallo standard ISO 15118-20. Ciononostante, per i garagisti ci sono ancora alcuni punti in sospeso per la ricarica bidirezionale, per cui gli esperti forniscono consigli dettagliati.
 

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Christoph Erni, CEO di Juice Technology AG

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Per i garagisti non vale la pena investire in attrezzature di ricarica bidirezionali nel prossimo futuro. Un investimento in wallbox mobili intelligenti e aggiornabili, che siano robusti, compatti, user-friendly e altamente flessibili, dà comunque i suoi frutti. Mentre le stazioni di ricarica intelligenti, conformi alle norme e all’avanguardia sono disponibili già a partire da circa 1000 franchi, il prezzo di una stazione di ricarica bidirezionale è attualmente più di dieci volte superiore, dato che la ricarica bidirezionale è relativamente semplice da realizzare solo con le stazioni DC. Inoltre, attualmente solo pochi veicoli sono in grado di reimmettere in rete l’energia accumulata nelle loro batterie. La maggior parte di essi, del resto, non alimenta realmente la rete, perché in tal caso anche la curva sinusoidale dovrebbe essere sincronizzata con quella della rete elettrica. Si può invece semplicemente collegare un piccolo adattatore alla presa di carica dell’automobile e poi estrarre un po’ di corrente con un singolo connettore domestico. Divertente per la caffettiera durante la pausa campeggio, non così utile per gli utenti professionisti come i garagisti. Ci sono anche modelli PHEV che possono ricaricare bidirezionalmente, ma la loro capacità di batteria è talmente ridotta che non sono adatti per accumulare energia.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Juice è uno dei pochi assortimenti completi del settore e dispone di un’ampia gamma di tecnologie di ricarica, dai dispositivi mobili leggeri ai caricabatterie rapidi di grandi dimensioni. Per garagisti, carrozzieri e officine automobilistiche, Juice dispone di una stazione di ricarica mobile da 22 kW, progettata appositamente per gli utenti professionali, in grado di caricare auto con connettori di tipo 2 o di tipo 1, nonché di un caricabatterie DC compatto e mobile da 20 kW. Negli anni a venire la ricarica connessa alla rete diventerà sempre più importante. In altre parole: sono assolutamente necessari sistemi di gestione della carica e del carico intelligenti, dinamici e controllabili a distanza. Le stazioni di ricarica Juice sono già attrezzate per questo, senza necessità di costose ricariche bidirezionali. juice.world


 

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Marco Grunauer, Lead Project Manager presso Move Mobility AG

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Determinante è naturalmente la rappresentanza del marchio di cui dispone un garagista. Oggi non tutte le auto elettriche consento (già) la ricarica bidirezionale. Nella pianificazione dell’infrastruttura occorre prestare attenzione all’interazione tra gestione dell’energia (consumatore), stazione di ricarica, standard di ricarica e veicolo.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Move Mobility AG è la società di servizi di tre fornitori di energia svizzeri per l’accesso, la fatturazione e la remunerazione dell’energia per la mobilità elettrica. In sostanza, offriamo soluzioni software per il funzionamento, la manutenzione e il monitoraggio della propria rete di stazioni di ricarica. In questa veste supportiamo la nostra clientela nella gestione dell’infrastruttura e siamo lieti di fornire assistenza all’utenza. Inoltre, progettiamo e realizziamo soluzioni di ricarica per fornitori di servizi e rivenditori nel settore della mobilità da un’unica fonte e le consegniamo chiavi in mano. Nel complesso siamo quindi un’azienda generale che si occupa di soluzioni di ricarica concordate e adeguate alle esigenze, inclusi accesso, fatturazione e supporto per utenza e personale operativo. move.ch


 

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Urs Mathis, Business Development elettromobilità presso Energie 360° AG

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Da un lato, i costi, dato che le stazioni di ricarica DC bidirezionali sono ancora care, e dall’altro, la tecnologia. Non è ancora chiaro se nella ricarica bidirezionale prevalga la tecnologia DC o AC.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Per quanto riguarda le stazioni di ricarica pubbliche, le cosiddette «charge@destination», in futuro punteremo anche sulle stazioni di ricarica bidirezionali. Informazioni aggiornate sulle nostre offerte sono disponibili per i garagisti nella sezione Mobilità elettrica per clienti commerciali del sito web di Energie 360° (in francese e in tedesco). energie360.ch


 

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Marisa Timm, responsabile di progetto Innovazione presso Energie Zukunft Schweiz SA

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Mentre per la ricarica unidirezionale vengono utilizzate soprattutto stazioni di ricarica AC per la ricarica lenta (ad es. a casa, sul posto di lavoro o nella zona blu), al momento non è ancora possibile prevedere con certezza se per la ricarica bidirezionale si imporranno stazioni di ricarica AC o DC. Le stazioni di ricarica AC presuppongono che il cosiddetto convertitore, che consente la ricarica bidirezionale, sia integrato nell’automobile. Nel caso della ricarica DC, invece, questo viene installato nella stazione di ricarica, con costi nettamente superiori. Attualmente la ricarica bidirezionale viene realizzata soprattutto tramite stazioni di ricarica DC con un connettore Chademo. Tuttavia, esistono già le prime auto che consentono la ricarica tramite stazioni di ricarica AC. In Svizzera anche la commercializzazione delle flessibilità è ancora agli inizi e i gestori delle reti di distribuzione devono ancora sviluppare i loro servizi in questo settore. Si può comunque dire che questa tecnologia arriverà e si imporrà nel lungo periodo.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Accompagniamo le aziende dalla consulenza alla realizzazione di infrastrutture di ricarica. Insieme ai garagisti sviluppiamo un concetto personalizzato per le loro esigenze che funziona davvero. energiezukunftschweiz.ch


 

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Yves Roduit, Ingegnere Consulenza nel settore Elettricità presso Yves Roduit Sàrl

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Oggi esistono diversi modi per la ricarica bidirezionale, integrati in un convertitore solare (in fase di sviluppo) o in una stazione di ricarica CCS2/DC indipendente.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Attualmente l’infrastruttura di ricarica di Evtec o VSX, ma i progressi in questo settore sono rapidi e il mercato è in fermento. Queste stazioni di ricarica non hanno molto senso senza un impianto solare sul tetto e senza un’auto con funzione di ricarica bidirezionale – attualmente solo tre modelli. Inoltre, le garanzie per le auto devono essere gestite dal produttore, quindi penso che sia troppo presto per la ricarica bidirezionale. yvesroduit.ch


 

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Karin Schäfer, Head of Sales & Marketing di Sun2wheel

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
È consigliabile avere a bordo un partner affidabile con una stazione di ricarica bidirezionale certificata che sia al vostro fianco con corsi di formazione, consigli e azioni. È importante riconoscere che si può creare una situazione vantaggiosa per tutti e un futuro sostenibile. Sun2wheel si propone come leader di mercato con la sua esperienza e la qualità svizzera al primo posto. L’ideale sarebbe combinare una stazione di ricarica bidirezionale con un impianto fotovoltaico. In mancanza di un impianto, vale la pena esaminare anche questo investimento e valutarlo almeno a medio termine.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Sun2wheel offre i prodotti Two-Way Digital e Two-Way 10. Il Two-Way Digital viene offerto con un connettore Chademo o CCS. La potenza di uscita DC massima è di 10 kW. Il Two-Way 10 può essere ordinato con due connettori CCS e/o Chademo. Inoltre, qui è integrato uno schermo ed è possibile utilizzare una scheda RFID. Ciò significa che la stazione di ricarica supporta lo standard di comunicazione open source OCPP per gestire, tra l’altro, l’accesso, la fatturazione e lo stato operativo in tempo reale. Le stazioni di ricarica sono sovraordinate e gestite in modo intelligente tramite controller V2X. L’app Sun2wheel consente di controllare e sperimentare le molteplici funzioni. L’intero sistema può essere gradualmente integrato e ampliato in qualsiasi momento. In aggiunta a ciò, Sun2wheel offre anche un sistema di fatturazione che può essere sfruttato e utilizzato in modo altrettanto intelligente, semplice e sensato. In questo modo è possibile assegnare gli utenti e abilitare le cariche in base alla situazione. sun2wheel.com


 

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Bernhard Guhl, Siemens Svizzera SA

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
L’infrastruttura di ricarica bidirezionale dovrebbe essere combinata con ulteriori investimenti nelle energie rinnovabili e nell’automazione degli edifici. Il potenziale della tecnologia può essere sfruttato appieno solo in combinazione con consumatori gestiti in modo intelligente. A tal fine sono indispensabili una gestione del carico e un adeguato sistema di gestione degli edifici. Inoltre, anche la scelta del modello di veicolo è fondamentale: non tutti i veicoli elettrici supportano già la ricarica bidirezionale.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Attualmente stiamo sviluppando wallbox bidirezionali AC e DC e li lanceremo sul mercato appena possibile. siemens.com/ch


 

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Hans Fischer, co-fondatore di Solar Manager AG

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Oggi la compatibilità è il principale punto critico: solo pochi veicoli consentono la ricarica bidirezionale o, soprattutto, la scarica che è collegata alla rete elettrica. In particolare non bisogna confondere la possibilità di scarica pura V2 L con una scarica sincronizzata dalla rete.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Con «Solar Manager» offriamo la soluzione universale per la regolazione della carica bidirezionale. Un «Wallbox Bidi» e un’auto adatta non sono ancora sufficienti da soli per offrire la soluzione, ci vuole un «Energy Manager» che orchestri quasi tutti i flussi di corrente, caricandoli e scaricandoli al momento giusto. solarmanager.ch


 

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Marius Schwering Protoscar SA

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
Occorre tener conto di diversi fattori che possono essere suddivisi nelle tre categorie: investimento, stazione di ricarica e utilità. Per quanto riguarda gli investimenti, oltre agli scopi dimostrativi per determinare se un investimento sia già oggi redditizio sono decisivi fattori come l’ottimizzazione dell’autoconsumo e la conseguente riduzione dei costi. I garagisti dovrebbero tenere conto dei seguenti elementi: numero di veicoli che devono essere caricati e scaricati; orari e per quante ore al giorno i veicoli possono essere collegati alla stazione di ricarica bidirezionale; quantità di energia elettrica attualmente consumata nell’edificio; se l’edificio dispone già di un impianto fotovoltaico, quantità di energia elettrica esistente o quantità di produzione futura di un impianto e, infine, se vi sono incentivi, dato che alcuni cantoni promuovono stazioni di ricarica bidirezionali. Rispetto alla stazione di ricarica: qui serve un wallbox speciale. Allo stato attuale, i wallbox bidirezionali sono però ancora molto costosi. Ci aspettiamo che i prezzi dei dispositivi V2X diminuiscano notevolmente con il rollout di massa. Importante: prestare attenzione alla recente norma ISO 15118-20, che standardizza la comunicazione tra la stazione di ricarica e il veicolo o il sistema di gestione dell’energia. E il terzo punto riguarda l’uso: dato che ci troviamo ancora in una prima fase introduttiva, compresi i veicoli elettrici V2 G, è utile trovare soluzioni che soddisfino le esigenze a lungo termine dei garagisti e che tengano conto anche del rendimento dell’investimento (ROI). Essi possono, ad esempio, dimostrare ai potenziali clienti come utilizzare la ricarica bidirezionale, offrire agli utenti di auto elettriche V2 G una migliore customer experience e un servizio migliore e sfruttare i vantaggi di V2 H/Building per la propria azienda. Le soluzioni odierne sono molto costose rispetto a quelle unidirezionali e solo pochi veicoli attualmente supportano V2X. Pertanto, a seconda della marca rappresentata dal garagista, vale la pena conoscere la pianificazione del portafoglio del costruttore. Per esternalizzare il rischio dell’investimento e pagare solo l’utilizzo, c’è naturalmente la possibilità di trovare un’adeguata soluzione Infrastructure-as-a-Service (OEM, produttori di stazioni di ricarica, CPO).

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Aiutiamo a orientarsi al meglio nella giungla dell’infrastruttura di ricarica e delle soluzioni software e a investire nella soluzione giusta per ogni applicazione. A tal fine effettuiamo una valutazione delle singole esigenze del garagista, forniamo consulenza indipendente e proponiamo una soluzione personalizzata. Offriamo consulenza ai garagisti che dispongono già di punti di ricarica unidirezionali e che desiderano introdurre wallbox bidirezionali nel loro sistema. E presentano anche strategie di elettrificazione per la flotta dei loro clienti con valutazione del potenziale della bidirezionalità. protoscar.ch


 

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Marcel Bühlmann, Direttore Vendite mobilità elettrica presso Agrola AG

A cosa deve prestare attenzione un garagista quando investe in un’infrastruttura di ricarica bidirezionale?
La carica bidirezionale è ancora agli inizi e nei prossimi anni farà grandi progressi. È quindi consigliabile richiedere la consulenza di un’azienda specializzata che ha in particolare una vasta esperienza con diverse soluzioni di carica.

Quali soluzioni offrite ai garagisti?
Agrola ha una grande esperienza nelle soluzioni di carica e collabora con diversi produttori per offrire soluzioni su misura per i singoli clienti. Siamo lieti di consigliare e supportare anche i garagisti nel loro ulteriore sviluppo. agrola.ch


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